«Vorrei le aule chiuse e i controlli di un tempo Il problema è la cronica carenza di bidelli"

 


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IL GIORNO LODI — INTERVISTA Pubblicato il 28 agosto 2009

IL SEGRETARIO lombardo del sindacato Iuniscuola, Leonardo Donofrio, ha chiare in mente le difficoltà dei docenti precari. «Tutti gli uffici scolastici provinciali sono in difficoltà per le nomine: quel che accadrà il primo settembre, è un’incognita. Si vocifera che saranno i dirigenti scolastici a confermare — se lo ritengono opportuno — tutti i supplenti in servizio nell’anno scolastico 2008/2009». Perché, secondo Donofrio, il vero problema sarà affidare le cattedre per supplenze brevi, inferiori all’anno. Che verranno decise a settembre.

Qual è la situazione?
«Il Lodigiano non soffrirà di ingenti tagli...Certo, la patata bollente degli affidamenti delle docenze a termine finirà nelle mani dei capi distituto, a settembre».
Cosa cambierà?
«Già ci sono state proroghe per le nomine del personale di ruolo al 31 agosto, contro il limite precedente fissato al 31 luglio. Adesso bisogna pensare solo a far avviare correttamente lanno scolastico 2009/2010».
E la questione dei presidi?
«Questanno in Lombardia restano 140 posti senza dirigente scolastico di ruolo: nel Lodigiano, come altrove, si sta procedendo a coprire qualche posto con presidi incaricati: quelli, per capirci, che non hanno vinto un concorso. Diciamo che sul territorio c’è un 10% di posti da capo d’istituto in meno, rispetto a quel che dovrebbe essere l’organico.
Un problema ancor più grave, alla luce delle scelte che a settembre dovranno essere fatte proprio dai presidi sulle supplenze brevi».
Soluzioni?
«Cominciamo a pensare a un sistema di reclutamento che faccia prevalere carriere sviluppate sul territorio. Per fare ciò lunico metodo è quello del preside eletto dalla comunità scolastica: un preside che si assuma la responsabilità della gestione della struttura, che non diventi un luogotenente delle strutture regionali e nazionali».
Questione sicurezza?
«Vorrei vedere un numero più alto di bidelli nelle scuole. Nell’istituto comprensivo di Sant’Angelo Lodigiano ce ne sono troppo pochi. È un ruolo fondamentale: vedo troppe aule lasciate aperte, mai chiuse a chiave, ragazzi che entrano ed escono senza controlli a qualsiasi ora, per la cronica carenza di bidelli». F.Lu.

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